O l'affanno della vita o il vuoto dell'eterno.
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Quando morirò non mi dispiacerebbe che ciò accadesse a sèguito di un'indigestione di me stesso.
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Giorno e notte voi, commessi viaggiatori provenienti da ogni contrada del mondo, bussate alla mia ànima rinsecchita per vènderle i vostri molti Dei. Ma lei ha pochi soldi, e con quei pochi compra profano.
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"La Pietà" di Michelangelo non vale burro e alici.
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La Riforma luterana fu una realtà morale. La Controriforma cattolica una realtà estetica.
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Se vuoi campare senza ricèvere colpi bassi trasforma ogni tua certezza in ipòtesi. E sovrattutto fa in modo che l'ipòtesi si riveli poco dopo infondata.
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Sospetto che il pensiero sia una realtà vanificata dall'èssere umano.
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E' corretto usare il verbo "èssere" solo nelle proposizioni dubitative e interrogative.
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Contro il mio peggior nemico ho scagliato il più terrìbile epìteto che sia dato immaginare: "Sei un uomo!"
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Se dovessi rinàscere non farei nulla di ciò che ho fatto. E soprattutto non farei nulla in sostituzione.
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La tragedia consiste nel fatto che tutto ha senso nello stesso modo che non ce l'ha. La conseguenza di questa condizione esistenziale bifronte è tale per cui l'uomo acquisisce per un verso una sana e pragmàtica coscienza relativìstica, per altro patisce il gravare di uno spaesamento spirituale, di un disorientamento metafìsico che non di rado gli è fatale.
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Quando la fine del mondo? Ogni giorno. Ab origine.
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Può darsi che l'infelicità dell'uomo abbia orìgine dall'implìcito e costante rifiuto che egli òppone alla condizione umana.
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La Natura sembra appalesare misteriosi e inquietanti istinti suicidi quando lascia libera l'umana follìa di ferirla.
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Ho avuto un ìncubo durante il sonno. Mi sono destato: un ìncubo peggiore.
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Nessuno più dello scrittore di valore dista dalla sincerità, ventruta ed intolleràbile fìsima da cui sono affette le ànime inopi.
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Perché mai i buoni dèbbono èssere privati del raffinato piacere del ravvedimento?
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Come le religioni ben sanno, pochi piaceri eguagliano la voluttà dell'espiazione.
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Non appena trovato il bàndolo, disfarsi della matassa.
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La Natura ha creato l'uomo affinché l'àbito fosse indossato.
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Il dubbio. Pena scaccia pene o pene scaccia pena?
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Supplicava: "Non contraddicètemi, perché non so ribattere!".
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Come la barca asseconda l'onda, il gusto modella se stesso sugli accadimenti del proprio spìrito.
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I filòsofi greci hanno querelato per plagio tutta la storia della filosofia a loro posteriore. Ed hanno vinto la càusa.
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Sarebbe bene non equivocare: la morale è un collettore non di coscienze ma di convenienze.
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Stamattina uscendo a tarda ora dalla mia suite al "Ritz" di Parigi ho lasciato sulla porta l'avviso "Sono uscito di testa. Si prega di rifare il cervello".
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Chi si sensibilizza è perduto.
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Nell'ora afosa sul Parrasio
non farti giammai mancare
un'Arietta del Metastasio.
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Mi avvicino all'arte come all'esilio della mia ànima offesa e bandita dall'esistenza.
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Ogni cosiddetta "verità" mette a nudo la propria insensatezza, od impossibilità ad èsser tale, nel momento in cui è inserita nell'ermètico e paludoso ordito del reale.
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Vorrei vìvere nel sècolo dècimo sesto, comprarmi un'indulgenza plenaria e mondarmi siffattamente l'ànima.
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Cervello mio, dolorosamente giorno dopo giorno m'avvedo che perdi colpi. Ma tu, cretino che non sei altro, mica sai quel che ti perdi!
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Fiore argenteo dell'aurora e del vespro, l'illusione è la sola realtà che ti consenta di tenere un piede nell'èssere e l'altro nel non-èssere.
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Non esiste la meta ma il moto.
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La prima forma di narcisismo filosofico fu "il pensiero che pensa se stesso".
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Gli uòmini vìvono illudendosi di saper distìnguere il bene dal male. Poco male, se da questa stolta presunzione non derivassero feroci comportamenti.
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Lamentavo un temibilìssimo e misterioso nemico. Finalmente l'ho individuato guardàndomi allo specchio.
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Suvvia, non è cosa seria èssere uomo. Lasciàmolo fare per giuoco ai bambini.
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La classe polìtica italiana erèdita dal pòpolo italiano la mancanza di quel senso dello Stato che mai ha posseduto. Per sècoli e sècoli, sino al compimento del sècolo dècimo nono, in Italia il vero Stato italiano è stato il Papato, tra i cui fini si conta la formazione del cittadino cristiano nel mondo, non quello della formazione di una coscienza nazionale. Del ritardo subito si avvèrtono i discari contraccolpi nella storia d'Italia, dall'Unità ai nostri desolati giorni.
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La più affascinante conseguenza di una cultura al proprio apogeo è la decadenza.
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Ogni parola comprende in sé un numero incalcolàbile di sfumature. Ma mai quante il silenzio.
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Io penso in un modo. Ma sono così elàstico che posso pensare in modo affatto contrario. O scìndermi in due per pensare in entrambi i modi.
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Lasciamo la pràtica agli incapaci.
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Riflèttere sul modo di sfruttare al meglio, a fini consolatori, la propria mediocrità.
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Sovente il compromesso risulta figlio obbediente della ragione e padre snaturato della corruzione.
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Credo fermamente in una forma di comunicazione più efficace del parlare: fischiare.
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Il meglio di me non lo dò quando sono ottimista o pessimista, platònico o aristotèlico, razionalista o spiritualista, ateo o agnòstico, menadìstico o egloghista, conservatore o progressista etc.... il meglio di me lo dò quando sono volgare.
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Scindi il pensiero dall'azione se vuoi riservarti una via d'uscita.
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La vita sarebbe ben altra faccenda se a dàrcela fosse stato, anziché l'uggiosa Natura, l'Azzardo.
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Meritano l'eternità post mortem soltanto i geni. I mezzi geni una semi eternità. Per quelli come me è già grasso che cola la vita di quaggiù.
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Lasciate ogni speranza vuoi uomini intraprendenti che vi lavate, sbarbate, deodorate, profumate, incravattate per partecipare alla kermesse mascherata dell'esistenza.
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L'incauto fece un tal scorpacciata di speranze che fu costretto a ricòrrere con urgenza ad una lavanda mentale.
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Tengo opinione che, essendo reale solo ciò che è relativo, il relativismo sia assoluto. Non è colpa mia se il "vero" è contraddittorio.
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Non amo "Aida" né "I promessi sposi". Nell'avanzato sècolo dècimo nono Verdi e Manzoni sono i responsàbili di un'involuzione, o imbarbarimento, della mùsica e della lingua italiane. Le quali avèvano attinto un àpice di versatilità, di capricciosa ironia, d'eleganza espressiva e di raffinatezza stilistica, l'una con Cherubini e Rossini, l'altra con Parini e Foscolo. Dopo Verdi ecco le plebee scalmane di Mascagni e Leoncavallo, strèpiti tonitruanti in un bàratro di vacuità. Dopo Manzoni le lardellate banalità del romanzo stòrico, le scheletrite volgarità del Verismo, gli onanismi crepuscolari... L'ìtalo idioma si riscatterà dalla boriosa burocratizzazione manzoniana soltanto grazie alle munìfiche fantasmagorìe dannunziane nel primo Novecento, alla sublime prosa gaddiana nella seconda metà del sècolo. Purtroppo al linguaggio de' suoni novecentesco mancheranno un D'Annunzio e un Gadda.
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Oh, quanto mi deprime l'ottimismo.
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Mi piacerebbe sapere se non m'affaticasse apprèndere.
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Mi piace tèndere alla meta per gradi senza mai raggiungerla, come accade nei più avvertiti procedimenti speculativi della filosofìa. Per questa ragione preferisco le ostriche al mare e lo champagne all'ebrietà.
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Or è tanto tempo, qualcuno fece nell'arco di sette giorni il passo più lungo della gamba.
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Tutto sommato potrei anche smèttere di guaiolare se la mia esistenza non fosse obbligata a subire l'intermissione dispettosa e quotidiana dei giorni.
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Una sorta di palla ovale con cinque orifizi: così gli piaceva considerare la testa dell'uomo.
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Stanotte brillava un cielo stellato come non mai. Ho preso un potente cannocchiale e l'ho puntato verso l'alto. Vi baluginava una scritta: "Ne vous faites pas d'illusions".
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Ciascuno ha le proprie gatte da pelare. Per esempio, l'universo l'uomo.
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Il soldato al fronte ricevette la benedizione dal cappellano militare, si fece il segno della croce confidando nel Dio di tutti e uscì all'attacco del nemico che presto uccise grazie ad un preciso colpo al cuore. Il nemico aveva ricevuto la benedizione dal cappellano militare, si era fatto il segno della croce confidando nel Dio di tutti ed era uscito all'attacco del nemico da cui presto sarebbe stato ucciso per un preciso colpo al cuore.
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La polìtica italiana è superata? Non propriamente. E' superato il cittadino italiano.
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L'Europa s'affanna a curare ciò che crede malattìa e non s'avvede ch'è agonìa.
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Non ho il senso della misura perché ignoro il totale.
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Non ci si addice ciò che è oscuro.
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Estenuato dalle meticolose indàgini della Raison, caddi inerme nelle braccia sovvenenti dell' "ipse dixit". Il mio viso gli sorrise grato.
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Ignoro ciò che sia vero e ciò che sia falso. Respingo i dogmi e sospetto delle apparenze. Non mi rimane che sopprìmere il problema.
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Il futuro non esiste. E' già accaduto tutto.
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Ero al sèguito dei barboni e degli zìngari che vanno per via rovistando nei cassonetti dell'immondizia. Ho trovato uno specchio, e mi sono sostituito alla mia immàgine.
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Se tutti gli uòmini precipitàssero nell'abisso questo pianeta forse farebbe ancora in tempo a salvarsi.
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Non c'è altro contenuto proprio al processo conoscitivo che il fenòmeno. Stolto sarebbe procèdere al di là delle apparenze.
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Vado perdendo la memoria. Per ora non ricordo più che cosa volessi èssere, ma attendo fidente di dimenticare anche ciò che credo d'èssere.
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Tutto ciò che accade accade per disegno del Caso.
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Shopping. In piazza dell'Annuenza madonna Mediocritade, a braccetto di messer Pecorone, andava acquistando àbiti preconfezionati.
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Tredici frammenti della Nuova Costituzione. 1) Saranno istituiti appòsiti bordelli per i pensieri eccitati. 2) Allo Stato spetterà di rincuorare i cittadini che non avessero voglia di lavorare. 3a) Sarà fatto divieto agli ospedali di ricoverare quanti abbiano perso le forze nello sforzo di sgraffignare la "verità". 3b) Chi affermerà di avere la verità in tasca sarà condannato per furto al silenzio a vita. 4) Tutte le religioni saranno confederate. 5) La Scuola insegnerà ai giovani il mètodo migliore per padroneggiare la parola e la scrittura spronàndoli a perorare ciò che essi reputano menzognero. 6) Sarà sostituita nei programmi scolastici la lettura de "I Promessi Sposi" manzoniani con quella di "Mimì Bluette, fiore del mio giardino" del sublime Guido da Verona, autore fra l'altro di una deliziosa ed eròtica rivisitazione del predetto romanzo. 7) La Morale sarà sostituita dalla Felicità, la Giustizia dall'Ironìa, La Restrizione della libertà personale dalla Melancolìa, la Sapienza dallo Stupore. 8) Ogni anno gli uòmini politici voteranno i cittadini da cui dovranno èssere governati. 9) Chi vivrà nel Paese sarà cittadino del Paese, sino a che non si trasferirà in altro Paese, etc... 10) Una commissione di minorenni avrà il còmpito di elaborare la Carta delle Delusioni. 11) Le Istituzioni avranno cura di proteggere e sostenere in appositi zoo i migliori esemplari di èsseri umani. 12) La pena della condanna a vita sarà sostituita dalla condanna alla vita. 13) La Protezione civile sarà affiancata dalla Protezione sentimentale.
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Il regno dell'indàgine teològica è il possìbile, quello della scienza il probàbile.
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Il prodotto d'eccellenza dell' "Opificio delle deformazioni" non è la menzogna ma la memoria.
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Guardarsi dagli imprenditori dell'ottimismo: i più fallìscono per difetto d'esperienza e per eccesso di export.
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Gli infiniti modi d'interpretare le cose del mondo discèndono dall'inconciliabilità dei soggetti posti di fronte ad esse.
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La realtà non poggia sul perenne divenire bensì sulla perenne variazione.
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Amicizia, miraggio d'un trèmulo tempio nel deserto.
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Chi è sordo non ascolta mùsica, chi è cieco non guarda quadri, chi è stupido non dùbita del "vero".
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Se l'apparenza inganna e la sostanza è inespugnàbile, ogni conoscenza decade a ipòtesi gratùita.
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Un team di scienziati di fama mondiale dopo approfondite ricerche ha comunicato che i cani hanno imparato ad abbaiare dagli uòmini.
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"Agire secondo natura". E la chiàmano libertà!
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Dàtemi una leva e farò scomparire l'incancrenito mondo nel più alto de' cieli.
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Rispondeva a ogni domanda "non lo so". Era infatti onnisciente.
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So di vedere ma non so se sogno di vedere, né so se vedo oltre l'apparenza. E' il lìmite insormontàbile del vìvere.
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Monoteismo? politeismo? Nessuno è mai riuscito a fare la conta.
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Avventatamente non mi contento mai del residuo benché sappia che il residuo è il tutto tranne la parte ad esso tolta.
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"Deduzione" e "induzione", due procedimenti lògici paralleli per moto contrario, che a metà percorso s'incòntrano. E lì c'è la "verità".
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AAA. Chi avesse trovato il mio "io" è pregato di contattarmi. Modesta ricompensa.
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Bach è troppo ascètico, Mozart troppo ambiguo, Beethoven troppo umano, Chopin troppo languoroso... Preferisco ascoltar Wanda Osiris.
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Ma chi ha detto che i cretini non hanno idee? Tutto il contrario. E' in ragione di quelle che essi sono tali.
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Quando mi si parla di "felicità" mi prèndono violenti crampi allo stòmaco.
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Il senso di un'azione risiede nella situazione.
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Come un cane il padrone, la solitùdine è ognora lì, ad aspettarmi.
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La corruzione può anche nàscere da un eccesso di sensibilità. Io corruppi me stesso.
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Se l'uomo non ti scandalizza non puoi neppure scandalizzarti per tutto ciò che da lui dipende.
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La deriva della classe polìtica italiana è meno motivo di sbigottimento e indignazione che spettàcolo sontuoso e tragico, da fine d'època.
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Se senza càusa non c'è effetto, senza effetto non c'è càusa. Se senza Dio non c'è il tutto, senza il tutto non c'è Dio.
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A tutta prima l'idea di paradiso mi pare eccessiva.
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"Memento mori". Pas mal. (Entre deux maux il fait choisir le moindre).
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La logica è uno schiaffo alla ragione.
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Non c'è nulla che accada che non sia già accaduto. All'orìgine di tutto vi fu una sorta d'accadimento totale.
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La vita non sarebbe niente male se la morte la precedesse. Ce lo dice il paradiso.
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Perché ciascuno di noi dev'èssere costretto al proprio tempo? Esiste forse detenzione più misteriosa?
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A qualsivoglia domanda non v'ha risposta perfetta quanto il silenzio.
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Tristesse. La mia testa è il mio cenotafio.
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Qualunque cosa esista mèrita, per il solo fatto d'esìstere, d'èssere contestata. Esìstere è l'inesaurìbile possibilità nella quale si disfa l'èssere.
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Il dono inestimàbile che la Natura ha fatto all'uomo, quale ricompensa per èssersi fatto da lei creare, è l'ignoranza del futuro.
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Peccato che non potrò versar làcrime sulla mia tomba. Nessuno più di me l'avrebbe fatto con sincera titubanza.
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Verba volant. E pure scripta.
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"Déjà vu" pensò il mìstico defunto allorché s'imbattè la prima volta nel Padreterno.
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Le idee migliori ti rampòllano quando smetti di pensare.
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Dal mèdico. "Faccia un respiro profondo". "E' una vita che ci provo".
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Ho l'impressione che la mia esistenza scorra più ordinata e compita da quando sottraggo dieci secondi ad ogni minuto per accomiatarmi da esso.
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Il mio "non-io" ha osservato il mio "io" ed ha commentato: "Beato me!".
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Adoro lèggere coloro che non hanno nulla da dire: mi rilassano come la vista di un tramonto sul mare piatto.
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Piàngere può essere tollerato. Purché sia sul latte versato.
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La speranza è una donna di malaffare che dal cliente si fa pagare con il disinganno.
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Sia fermato al più presto chi secondo il proprio giudizio agisce per il bene di tutti.
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I buoni sentimenti sono ghiotti di melassa.
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Sono da anni impegnato a spaccare il capello a metà. E più ne spacco più aumèntano le metà da spaccare. Un cimento senza fine.
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Se l'uomo fosse più intelligente anche Dio ne trarrebbe vantaggio.
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"Càusa di tutto è l'aria" sentenziò il gran filòsofo presocràtico Anassimene di Mileto, che assai soffriva d'emissioni di gas intestinale.
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L'eccesso è il misericorde antìdoto alla tetra assurdità della temperanza.
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Demolirsi sino a conseguire l'essenziale. E capire che anch'esso è superfluo.
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Fra il cuore, che t'illude, e la ragione, che t'inganna, scegli la follìa, che ti nobìlita.
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Ho pregato lo chef: "M'imbottisca". Ma neppure così sono risultato appetìbile.
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Adoro la tenerezza, purché non oltrepassi la misura brahmsiana. Sono un pudico.
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E' percepìbile un disfrenato edonismo nel piacere d'annegare in un bicchier d'acqua.
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La vecchiaia ti miniaturizza il sentimento.
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Confesso d'èssere un aficionado del mètodo deduttivo rispetto a quello induttivo. Esso mi dà una sensazione d'ornata solennità, d'intimo calore e di certezze universali inoppugnàbili, come se fossi al centro di un cosmo fùlgido e curiale. D'altro canto so bene che bisognerebbe discredere a questo mètodo donde s'orìginano il cieco dogmatismo, l'ipse dixit, le metafìsiche più inquietanti ed autoritarie, etc... mentre l'induzione si fonda sull'anàlisi spregiudicata dal concreto, sulla verìfica rigorosa dei dati, sulla pròvvida compagnia del dubbio e sulla calcolata fiducia nel progresso. Senza aggiùngere che il mètodo induttivo è proprio delle benemèrite scienze sperimentali, vettori di certezze... Ma che posso farci? Càpita che le inclinazioni àbbiano ragioni invano perscrutate dalla ragione. Sì, diffido del particolare, non rade volte sgraziato e déraciné, a meno che non sia allumato e redento dalla propria superfluità.
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Come la scimmietta salta zuzzurellona di liana in liana, la mia mente salta per giuoco di credo in credo.
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Fingi di crèdere in ciò che dici ed èvita di crèdere in ciò che pensi.
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Se mi si domandasse perché viviamo risponderei: "Perché obbligati a partecipare alla staffetta organizzata dalla Natura".
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La solitùdine è dialogare con gli altri anziché con se stessi.
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Non v'ha modo migliore per confermarsi nelle proprie opinioni che ascoltare chi la pensa in maniera diversa. Dialogare serve a ciò.
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Sono alla ricerca di un gallo da mèttere nel pollaio de' miei pensieri, che invècchiano senza più generare.
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Quanta più vita di noi hanno i morti che dimòrano nelle nostre ànime!
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La natura ha coperto gli abissi con i mari e l'uomo ha coperto l'angoscia con gli dei.
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Contrariamente alle apparenze, nel mondo non c'è spazio. Non perché siamo troppi ma perché non c'è il mondo.
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Un dì lo Spìrito Santo si distrasse. E i cardinali elèssero papa Alessandro VI Borgia.
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Ognuno ha il sacrosanto diritto di crèdere in ciò che vuole. Non pochi, ad esempio, si crèdono viventi.
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Sono àteo, non agnòstico. Sono dunque uomo di fede. Già mi pare di scòrgere la Chiesa avvicinarsi a braccia aperte, sorridèndomi benevolente.
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Per ansia di futuro, in passato non ho mai vissuto il presente. Per timore del futuro, al presente mi rifugio nel passato.
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L'arte è l'esilio delle ànime bandite ed offese dall'esistere.
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Allontànati pure per cògliere meglio il senso dell'insieme, ma non fino al punto in cui l'umana tragedia ti si rivelerebbe un'immisericorde farsa.
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Mi addolorerebbe la morte solo perché non potrei più diffamare la vita.
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Non appena sarò morto e sepolto sarà mia sollècita cura, carissimi amici, mostrarvi per esperienza diretta quanto sia vivo e vegeto il Nulla.
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Demolirsi fino a raggiùngere l'essenziale. E scoprire che anch'esso è superfluo.
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Eppure c'è una cosa che non rientra nella onnipotente facoltà di Dio: non èssere.
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Iddìo volle l'esistenza del mondo, e lo creò. Ma prima della creazione perché non voleva che il mondo esistesse?
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Catechismo.
Chi è Dio? Ciò che meglio crede.
Chi è l'uomo? Ciò che può.
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L'autore e il crìtico.
"Che cosa ne pensa del mio ùltimo libro?"
"E' molto interessante. A tal misura che non ho avuto bisogno d'aprirlo per formulare il mio giudizio".
